Bambine di 6 anni usate dalla rivista Vogue come modelle: ombretti, rossetti e tacchi a spillo.
I piccoli corpi, atteggiati a donna fatale, sottintendono una disponibilità sessuale che è tipica solo degli adulti.
Il mondo vuoto della moda, che ha come unico contenuto il business, "crea" dei nuovi mostri sull'immagine femminile, quasi a sottolineare che la donna, e a quanto pare anche la bambina, è solo un gioco per la depravazione maschile.
Guardando queste immagini viene ancora da pensare che si sta promuovendo la cultura della pedofilia, se da una parte infatti è considerata un crimine terribile, dall'altra si programma una società in cui gli atteggiamenti diventano ambigui e permissivi rispetto al crimine stesso. Si crea un conflitto nelle giovani generazioni che può mettere in atto meccanismi di difesa pericolosi e di cui abbiamo già avuto esempi. Si pensi all'anoressia, alla bulimia e ad altri atteggiamenti trasgressivi che sfociano comunque nell'annichilimento del sè, quando c'è un rifiuto o quando la propria immagine è tragicamente lontana dal target proposto.
Nessun commento:
Posta un commento