venerdì 12 novembre 2010

La Repubblica del Pisello

Nel bel mezzo di una crisi che dilaga un po' in tutti i settori della società, ci si aspetterebbero segnali di ripristino o perlomeno provvedimenti atti ad arginare il tracollo annunciato. Ciò che fa notizia invece, sono sempre le vicissitudini legate al pisello del premier, i suoi vizi e le sue mancate virtù.
Le sue ministre con una carriera iniziata fra la velina e il calendario sexy, confermano il ruolo assegnato alla donna in questa strana repubblica: il dopolavoro per il piacere del pisello. Tutto ciò che riconduce a tale piacere è giustificabile.
L'incredibile politica fallocratica odierna ci riporta agli Imperatori dell'antica Roma dove il pene eretto era simbolo di potere e spesso le dimensioni e la forma agevolavano la carriera militare. Era anche un amuleto contro il malocchio (da qui il "toccarsi" in segno scaramantico).
Arrivati a questo punto , ci si augura un'uscita di scena di questa politica da età imperiale perchè è necessario ridare contemporaneità e dignità non solo al ruolo della donna ma anche a quello della legalità. Urge riportare nel nostro Paese i valori democratici al centro della politica.
E speriamo che il gesto scaramantico di cui sopra, abbia perso la sua efficacia nei confronti dei politici in caduta libera. Forse il crollo a Pompei annuncia la caduta dell'Impero

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